venerdì 6 febbraio 2015

Conferenza "Allergie e intolleranze alimentari"

Il 3 febbraio sono stata ad una brillante conferenza del Prof. Giannattasio sul tema "Allergie e intolleranze alimentari".



La sala era gremita e ne sono stata felice quando ho sentito il discorso del Professore: informazioni scientifiche, espresse in termini comprensibili anche ai non addetti ai lavori, che hanno raggiunto in un paio d'ore molte persone.
Vorrei quindi prendere spunto da questa conferenza per dare alcuni messaggi che ritengo importanti per evitare la disinformazione, effetto collaterale del recente fiorire di sedicenti esperti.

Il concetto principale del Prof., che condivido: prima di andare in centri (non medici) "specializzati", farsi fare diagnosi con metodologie che sfiorano la stregoneria o fare diete restrittive è MEGLIO ANDARE DAL MEDICO! Almeno quello di base che, se lo riterrà opportuno, indirizzerà lui stesso da un allergologo. Andare dal finto-esperto è pericoloso! Infatti oltre a vivere con restrizioni alimentari poco utili/dannose si corre il rischio di non individuare la reale causa del malessere. Il Professore ha fatto questo esempio: una persona che mal tollera il latte intero può autodefinirsi "intollerante al latte intero" ma questa non è una vera allergia/intolleranza bensì potrebbe celare un problema nella digestione dei grassi (data per esempio da calcoli alla cistifellea).

Per fare un po' di chiarezza ecco semplificate le caratteristiche principali di allergie e intolleranze.

Le ALLERGIE alimentari sono delle reazioni avverse agli alimenti su base immunitaria in cui il sistema immunitario riconosce alcune proteine degli alimenti come molecole dannose e produce anticorpi contro queste. Possono esserci, per esempio, allergie alle proteine del latte, dell'uovo, alle proteine di frutta, verdura, arachidi, soia, frutta secca ecc.
Le reazioni che il corpo ha agli allergeni possono essere lievi (rossori, pruriti) ma anche molto violente come asma e shock anafilattico.
Le allergie più comuni nei bambini piccoli sono quella all'uovo (il rischio aumenta esponendo troppo precocemente il bambino in svezzamento alle proteine dell'uovo) e al latte (il Professore ipotizza a causa della pessima qualità del latte industriale proveniente da allevamenti intensivi); negli adulti sono in aumento le allergie alla frutta, spesso causate da cross-reattività con i pollini.

La CELIACHIA è come un'allergia con l'aggiunta di un fattore aggravante: il corpo, infatti, oltre a produrre anticorpi contro la proteina in questione (per la celiachia è una delle frazioni che compongono il glutine, detta gliadina) produce anche anticorpi rivolti al corpo stesso. Se non trattata con una rigorosa dieta senza glutine a vita la celiachia può arrecare gravissimi danni all'organismo.

Le INTOLLERANZE invece non sono mediate dal sistema immunitario e possono avere varie cause come la carenza di enzimi specifici (come la lattasi nell'intolleranza al lattosio, lo zucchero del latte di cui avevo già accennato qui) oppure dalla presenza di alcune sostanze che, in circolo, possono dare problemi (è questo il caso dell'intolleranza all'istamina, che può essere assunta da alimenti che la contengono preformata oppure da alimenti che sono in grado di liberarla).
Queste generalmente hanno sintomi meno gravi rispetto alle allergie e si sviluppano solo nel momento in cui si supera la "dose tollerata".

Ricordo che per individuare le allergia è necessario effettuare test sierologici, per la celiachia test sierologici e biopsia intestinale, per le intolleranze attualmente si dispone solo del breath test per l'intolleranza al lattosio (per le altre il medico si può servire di anamnesi, diario alimentare, diagnosi differenziale...). Test del capello, della forza ecc. (anche quelli fatti nelle farmacie!) non hanno validità scientifica dimostrata!

Uno stesso alimento può dare origine sia ad allergie sia a intolleranze come latte (allergia alle proteine del latte, intolleranza al lattosio), grano (allergia al grano, celiachia, gluten sesitivity).

Il Professore ipotizza che l'aumento dei casi di persone allergiche sia da attribuire alla "modernizzazione dell'agricoltura" a causa dell'utilizzo di sostanze chimiche. La comparsa di gluten sensitivity (persone non affette da morbo celiaco ma che percepiscono fastidi dopo introduzione di grandi/medie/piccole quantità di glutine) sia stata favorita dalla presenza di prodotti da forno fatti con farine molto ricche di glutine (come la manitoba) o addizionate di glutine.
Il suo suggerimento è quello di consumare alimenti migliori, non contaminati da sostanze chimiche e di variare le scelte a tavola in modo da non arrivare al "punto di intossicazione".



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